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I CASTELLI DI NAPOLI

OLD CASTEL...THE AMAZING CASTEL DELL'OVO

castel dell'ovo notte napoli

Il Castel dell'Ovo (castrum Ovi, in latino), è il castello più antico della città di Napoli ed è uno degli elementi che spiccano maggiormente nel celebre panorama del golfo. Si trova tra i quartieri di San Ferdinando e Chiaia, di fronte a via Partenope.

A causa di diversi eventi che hanno in parte distrutto l'originario aspetto normanno e grazie ai successivi lavori di ricostruzione avvenuti durante il periodo angioino ed aragonese, la linea architettonica del castello mutò drasticamente fino a giungere allo stato in cui si presenta oggi.

 

Il castello sorge sull'isolotto di tufo di Megaride (greco: Megaris), propaggine naturale del monte Echia, che era unito alla terraferma da un sottile istmo di roccia. Questo è il luogo dove venne fondata Parthenope nell'VIII secolo a.C., per mano cumana.

 

Da studi archeologici è emerso che nel I secolo a.C. Lucio Licinio Lucullo acquisì nella zona un fondo assai vasto (che secondo alcune ipotesi andava da Pizzofalcone fino a Pozzuoli) e sull'isola costruì una splendida villa, Villa di Licinio Lucullo, che era dotata di una ricchissima biblioteca, di allevamenti di murene e di alberi di pesco importati dalla Persia, che per l'epoca erano una novità assieme ai ciliegi (in napoletano "Cerase") che il generale aveva fatto arrivare appunto da Cerasunto. La memoria di questa proprietà perdurò nel nome di Castrum Lucullanum che il sito mantenne fino all'età tardoromana.

 

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LA LEGGENDA

LE LEGGENDE

  • Il grande poeta Virgilio avrebbe nascosto all'interno del castello un uovo incantato. Il poeta-mago lo avrebbe nascosto in una caraffa pena d'acqua nei sotterranei del Castello. Finora nessuno ha trovato l'uovo... finche l'uovo non si romperà il Castello e l'intera città saranno protetti da ogni calamità.

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  • Un altro mito racconta di un ragazzo, Niccolò o Cola Pesce, metà uomo e metà pesce, che spesso veniva incitato dal re di Napoli a gettarsi in mare nei pressi di Castel dell'Ovo per riportargli cosa nascondessero i suoi abissi. L'uomo-pesce raccontò di aver visto coralli, scheletri e navi sommerse ricche di tesori. Per portare al sovrano le gemme preziose lì conservate, si faceva ingoiare da un pesce e quando arrivava a destinazione gli tagliava il ventre per uscire. Di lui improvvisamente non si seppe più nulla. Semplicemente non riemerse più dall'acqua.

 

sotterranei castel dell'ovo

INFO

Il castello è aperto:

nel periodo estivo (in coincidenza con l'applicazione dell'ora legale e fino alla sua disattivazione)
nei giorni feriali dalle ore 9.00 alle ore 19.30 - ultimo accesso ore 18.45
nei giorni festivi e la domenica dalle ore 9.00  alle ore 14.00 - ultimo accesso ore 13,15

nel periodo invernale (in coincidenza con la disattivazione dell'ora legale e fino alla nuova attivazione)
nei giorni feriali dalle ore 9.00 alle ore 18.30 - ultimo accesso ore 17.45
nei giorni festivi e la domenica dalle ore 9.00  alle ore 14.00 - ultimo accesso ore 13,15

 

Contatti


L'accesso al castello è gratuito

CURIOSITA'

  • All'inizio del X secolo i duchi di Napoli, per evitare che vi si fortificassero i Saraceni usandolo come base per l'invasione della città, mentre i monaci benedettini che nel frattempo si erano ivi stabilizzati si trasferirono a Pizzofalcone. Nell'872, sull'isolotto al tempo denominato di San Salvatore i Saraceni imprigionano il vescovo Atanasio di Napoli, ma lo sforzo congiunto delle flotte del Ducato di Napoli e della Repubblica di Amalfi permise di liberare il vescovo e scacciare i musulmani.

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  • A metà del XVIII sec. Carlo di Borbone fece nascere all'interno del Castel dell'Ovo una fabbrica di cristalli e specchi. Il suo intento era quello di dare nuovo slancio al settore manifatturiero della città e all'economia napoletana, come già aveva fatto a Capodimonte e a Castellammare.

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