La logica dell'orizzonte
- livingsouthsite
- 1 mag 2018
- Tempo di lettura: 3 min

La logica è un gioco al quale non è facile partecipare. Le note del Meridione sono spesso intrise di una filosofia seguita da una cultura la cui matrice non segue uno spartito regolare. Forse il pentagramma sulle quali queste prendono vita è solo la normalità, come una fontana che eroga un bene prezioso. Se arriva l'acqua alla rosa allora qualcosa della normalità assume colore profumo e naturalmente la bellezza, di cui si fa fiera diventa esperienza.
Anche al Sud esiste la pioggia che tutto tramuta e bagna, ma qui puoi sapere che le cose belle sono curate con la forza di chi contasta, inverte, sperimenta e aggiunge piuttosto che sottrarre. Quello che viene fuori è qualcosa che soddisfa i sensi tanto bello da lasciarsi trasportare in terre lontane dove "altrove" è sinonimo di paradiso. Magari il caldo non è sempre energia buona, magari il mare è l'eccezione alla regola ma contiene un grande insegnamento la cui cifra supera gli equilibri tra gli elementi ed esorcizza bene la fragilità in funzione di una pace interiore. Ciò di cui abbiamo bisogno probabilmente non è lontano dal danzare al ritmo delle stagioni, come in un tempo la cui sostanza lascia una scia e tracce ben visibili capaci di rivelare la potenza dell'armonia che la tiene in piedi. Il Sud è l'unica terra dove si può scorgere dietro i capricci di una giornata variabile il silenzio coraggioso del sole e dei suoi raggi che riempiono di allegria anche il buio dove tutte le cose sono finite. La logica del sotto diventa sopra, città completamente cave, testimonianze di pietra, attività inscritte nelle architetture che sono come a ricordare momenti monumentali in cui l'intangibile si fissa a determinare se stesso.
La scomparsa dell'io meridonale, del COGITO, è solo una fase del processo di restauro interiore che questa terra esige per mantenere intatte le sue bellezze e permettere l'impossibile. D'altronde la logica è scienza antica, nata in Grecia è poi divenuta COINCIDENTIA OPPOSITORUM, il nostro sarebbe è quello che ad oriente chiamano yin e yang con la sola differenza che qui i maestri invece di essere venerati sono trattati come gli tutti gli altri nell'unica forma di democrazia reale che è sacrificio e condivisione. Così in tutti i momenti si può rivoluzionare un principio che sembra vertire li dove l'orizzonte comune sembra affievolirsi, in quel mosaico di azioni prive di significato che chiamiamo quotidanità provando ad imporre altri segni e ordini la cui cura è spesso affidata al caso.
Tutto nasce in seno a questa disposizione e riconosce la sua stessa natura privandosi della moralità della logica, per favorire i più capaci e meritevoli. Tale è l'intelligenza la cui definizione è da sempre oggetto di attenzione che si canta si balla e si celebra hainoi anche quando scarseggia. Il Sud è fatto di brava gente che ritiene importante proteggere il DNA meridionale dalle eccessive esposizioni che un sistema non proprio, facilmente riesce a minare ma mai a dominare. Il Sud è capace di accontentarsi anche di cose di qualità inferiori alle aspettative pur di ridefinirle propriamente e non si arrende alle difficoltà ma anzi su quelle costruisce i fondamenti la cui nota essenziale riesce a colorare e dare senso al mondo stesso; con questa forza affronta le più improbabili avversità consapevole dei limiti ma anche dei cambiamenti che riesce ad intercettare.
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